Processo al “Principe”, ulivo monumentale di Serranova.
(ispirato al Processo a Socrate, apologia narrata da Platone)
Oggi, 28 maggio 2020, il “Principe di Serranova”, l’ulivo monumentale condannato a morte con decreto di abbattimento DDS n.24 del 21 febbraio 2019, in agro di Serranova, protetto dalle ragazze della redazione di emergenzaclimatica.it e studenti del Liceo Epifanio Ferdinando di Mesagne, è stato “finalmente” giustiziato.
Preludio: le colpe del “Principe”:
1. Il “Principe” del foglio 46 particella 346, è in agro di Carovigno, cioè zona infetta, dove la Regione non può obbligare all’estirpazione: infatti la DDS 24/19 definisce l’agro di Carovigno “ricadente nella nuova ex zona di contenimento”, definizione non prevista nella Decisione (UE) 2018/927, e con DGR 548 del 21 aprile 2020 tale zona non è più definita:
–> Condanna: il “Principe” si trovava in una ormai ex nuova “zona di ex contenimento”. Troppa confusione: ulivo da abbattere subito.
2. Il DGR 1890/2018 aveva stabilito “di dare continuità amministrativa, nonostante la sopravvenuta Decisione (UE) 2018/927, … alle ordinanze di estirpazione, da emettere o già emesse … e qualora la consistenza del personale lo consente, si deve continuare a ….. monitorare” … “e per quelli segnalati dagli stessi proprietari”, istituendo una nuova “zona di ex contenimento”, ma inesistente secondo la Decisione UE.
–> Condanna: anche l’ARIF deve lavorare, per continuità amministrativa, ed è commissariata. Ulivo da abbattere subito.
3. secondo la DDS 24/2019 il “Principe” doveva essere abbattuto entro 20 giorni per l’emergenza xylella… son passati 15 mesi e “chiunque non adempie alle disposizioni impartite ovvero provoca ritardi nella loro applicazione è perseguibile ai sensi degli artt. 500 e 650 c.p.”: perciò anche l’ARIF: ma dopo la nostra diffida di aprile 2019, l’esimio Prof. Gianluca Nardone, Direttore Dipartimento Agricoltura, c’ha risposto così: “Gianluca Nardone, ha pertanto attivato il riesame in autotutela dei procedimenti sanzionatori in danno dell’Arif, anche sulla base del parere del Coordinatore dell’Avvocatura regionale espresso tempo fa e noto agli Uffici”.
–> Condanna: ARIF non può essere condannata per i ritardi, gli agricoltori di Carovigno che si sono opposti agli abbattimenti illegittimi il 25 maggio 2020 invece si. La legge è chiara: da abbattere e denuncia ai proprietari che si oppongono. Da abbattere subito.
4. Il “Principe” insisteva su particelle in zona di competenza nazionale di notevole interesse, perché incluse nel Parco Agricolo degli Ulivi Monumentali di Serranova e della Riserva di Torre Guaceto, è plurisecolare e presenta tutti i caratteri di monumentalità ed è di particolare età e pregio e non presenta alcun segno di disseccamento (dopo 15 mesi). E’ protetto dal Project Life+ Nature and Biodiversity “CENT.OLI.MED” (LIFE 07 NAT/IT/000450) della Comunità Europea.
–> Condanna: troppi titoli, troppa cultura e storia. Meleto, ulivo da abbattere subito.
5. Il “Principe”, albero gigantesco, è sopravvissuto alla strage di ulivi ordinata dalla Regione a febbraio 2019, subito ribattezzato “Il Principe”, in onore di Raimondo del Balzo Orsini, che nel 1400 entrò in possesso dei feudi e relativi ulivi appartenenti all’epoca alla Masseria del Colombaro, poi riedificata nel 1600 come Castello di Serranova. Curato per secoli da generazioni di agricoltori premurosi. Quest’anno aveva una entrata spettacolare (la fioritura).
–> Condanna: non interessa la storia, la cultura, le entrate dei contadini. Ulivo da abbattere subito.
6. Il monitoraggio del “Principe” è stato fatto con analisi Selge di dicembre 2018, ma l’Italia è stata condannata con sentenza del 5 settembre 2019 della Corte di Giustizia dell’Unione Europea che si è pronunciata sulla procedura di infrazione n° 2015/2174 perché:
“- avendo omesso di garantire, nella zona di contenimento [non infetta], il monitoraggio della presenza di Xf mediante ispezioni annuali effettuate al momento opportuno durante l’anno”, cioè da maggio a ottobre dell’anno.
–> Condanna: Meleto, non fa niente, il Prof. Nardone ha detto che “quegli alberi dovono essere estirpati senza se e senza ma”. Da abbattere subito.
7. Preso atto, tuttavia che la Commissione Europea ha sempre sollecitato il rispetto di quanto prevede la Decisione 2015/789, in particolare l’immediatezza delle estirpazioni delle piante infette individuate nella zona contenimento, considerando non rilevanti le attività di controllo ed estirpazione delle piante infette individuate nella ex zona contenimento, come ribadito nella nota prot. 167 del 05/02/2020 della Struttura di Missione per la Procedura di Infrazione della Presidenza del Consiglio.
–> Condanna: tutto fa numero per uscire dalla infrazione europea. Ulivo da abbattere subito.
8. Considerato che nell’Audit effettuato dagli Ispettori del FVO (Food and Veterinary Office), gli stessi, pur ritenendo lodevole il monitoraggio effettuato nella ex zona di contenimento, hanno ribadito che l’attenzione della Commissione Europea è rivolta solo alle misure applicate nell’attuale zona di contenimento e cuscinetto e, pertanto, i dati da verificare nell’ambito dell’ispezione devono fare riferimento alle suddette zone.
–> Condanna: Meleto, te l’ho già detto, il Prof. Nardone ha detto che “quegli alberi devono essere estirpati senza se e senza ma”. Ulivo da abbattere subito.
9. Le attività che ARIF Puglia deve svolgere in maniera tale da rispettare le prescrizioni della Decisione UE 789/2015 s.m.i. nonché i richiami della sentenza del 05/09/2019 in merito ai tempi di estirpazione, con il fine ultimo di escludere l’applicazione di sanzioni economiche allo Stato italiano…
–> Condanna: se arrivano le sanzioni, tanto le pagano gli italiani. Ulivo da abbattere subito.
10. DGR 548 del 21/04/2020: “Richiamata la circostanza che a fronte dell’accertata presenza di numerose piante infette individuate nella ex zona contenimento e del complesso normativo teso a salvaguardare gli olivi monumentali sopra richiamato, la Commissione Europea ha rimarcato la necessità, anche ai fini della procedura di infrazione, che le attività di contrasto vengano concentrate nella zona di 20 km.”
–> Condanna: Meleto, non hai capito ancora? Il Prof. Nardone ha detto che “quegli alberi devono essere estirpati senza se e senza ma”. Ulivo da abbattere subito.
11. DGR 548 del 21/04/2020: “Il monitoraggio ufficiale di Xylella f. e le relative attività di eradicazione e di contenimento sono effettuate nelle seguenti aree: zona indenne, zona cuscinetto, zona contenimento.”
–> Condanna: uffà, Meleto, ancora…, il Prof. Nardone ha detto che “quegli alberi devono essere estirpati senza se e senza ma”. Ulivo da abbattere subito.
12. In aprile 2019, all’ennesima diffida per l’abbattimento illegittimo di 21 ulivi “infetti” nel Parco degli Ulivi Secolari di Serranova e Torre Guaceto, il Prof. Gianluca Nardone da Direttore del Dipartimento Agricoltura, Sviluppo Rurale ed Ambientale della Regione Puglia ci aveva risposto in questo modo: “quegli alberi devono essere estirpati senza se e senza ma”, anche se ormai in zona infetta dichiarata dalla decisione UE 927/2018 e dal DGR 548 del 21/04/2020.
–> Condanna: Meleto, non si può diffidare la Regione Puglia. Ulivo da abbattere subito.
Difesa finale per il “Principe“: “Tuttavia io vi prego ancora di questo, popolo: quando i miei figlioli saranno grandi, castigateli, tormentateli come io ho tormentato voi se vi sembrano di avere più cura del denaro o d’altro piuttosto che della virtù; e se mostrano di essere qualche cosa senza valere nulla, svergognateli come ho fatto io con voi per ciò che non curano quello che conviene curare e credono di valere quando non valgono nulla. Se farete ciò, avremo avuto da voi ciò che era giusto avere, io e i miei figli. Ma vedo che è tempo ormai di andar via, io a morire, voi a vivere. Chi di noi avrà sorte migliore, nascosto è a ognuno, tranne che al dio.” (Platone, Apologia di Socrate).
Verdetto finale firmato dalla Gran Giunta dei Trenta Tiranni: Michele Emiliano, Antonio Nunziante, Cosimo Borraccino, Loredana Capone, Giovanni Giannini, Sebastiano Leo, Salvatore Ruggeri, Giovanni F. Stea, Raffaele Piemontese, Alfonsino Pisicchio, Giovanni Campobasso :
- abbattimento subito, senza testimoni e con cordone di forze dell’ordine a tenere lontano gli oppositori ed i giusti.
Gli studenti della redazione
di emergenzaclimatica.it
Liceo Scientifico Ferdinando di Mesagne
- Nota: la citazione del Prof. Nardone è la risposta data alla nostra diffida alla Regione contro gli abbattimenti del Principe e di altri ulivi monumentali a Serranova dell’aprile del 2019, in cui il direttore del Dipartimento Regionale all’Agricoltura Gianluca Nardone nell’articolo del 24 aprile 2019 sul Quotidiano di Puglia, aveva risposto che “quegli alberi, essendo rientrati nell’ispezione del 2018 … ed essendo stati trovati positivi al batterio dovranno essere estirpati senza se e senza ma”.
Vorrei vedere la faccia di questo Nardone per sputa chiaro.
Criminali, fuorilegge, chi ha perpetrato questo delitto.
Unn albero che era veramente un grande monumento, un gigante nel territorio ricco di storia e amore per gli uomini e la terra. Un giusto. Un innocente.
Non si comprendono certe esecuzioni.
Dispiace molto.
Venduti per trenta denari.
Le scelte non partecipate portano a danni.
Avete fatto bene il parallelo tra la cricca di Nardone e i 30 tiranni. Il vero parassita non è la Xylella.
Abbiamo grandi speranze che soprattutto i giovani non dimentichino e costruiscano un mondo migliore.
La Sociocrazia è la strada per una reale Ecologia.
2500 anni di Storia di Natura decisa da Nardone…Michele Emiliano, Antonio Nunziante, Cosimo Borraccino, Loredana Capone, Giovanni Giannini, Sebastiano Leo, Salvatore Ruggeri, Giovanni F. Stea, Raffaele Piemontese, Alfonsino Pisicchio, Giovanni Campobasso…
Ricordiamocene.
Dove non c’è Giustizia non può esserci neanche rispetto per i Beni comuni.