n.17:”Un importante studio intitolato ‘A spatial overview of the global importance of Indigenous lands for conservation’ “
Questo studio ha rappresentato l’importanza delle comunità native (i c.d. “indigeni” – puntualizzo c.d. perché
la denominazione nasce dall’equivoco storico coloniale delle “Indie”) nella salvaguardia della biodiversità e
delle terre ancora incontaminate, valorizzando il sapere nativo (da noi spregiativamente rubricato come
“sapere non esperto”, come se “esperto” fosse solo chi “esperimenta” e non anche chi “ha esperienza”).