n.10 Riscaldamento globale e Filosofia

Una condizione fondamentale, per la maturazione degli stili di vita e di comportamenti consapevoli della drammaticità dei cambiamenti climatici, risiede nella emancipazione dalla propria condizione di “cecità sistemica”. Il concetto di “cecità” dell’individuo contemporaneo conosce diverse declinazioni, che vanno dalle critiche alla razionalità industriale di Max Horckheimer (razionalità obbligatoriamente funzionale all’accumulazione e al consumo) alla microfisica della democrazia rappresentativa in Michel Foucault (democrazia fondata sul primato della opinione rispetto a quello della conoscenza) sino alla teoria degli “iperoggetti” di Timothy Morton. Morton definisce il riscaldamento globale un “iperoggetto”, ossia un oggetto che sfugge alla nostra reale percezione, ma in cui trascorriamo il nostro vivere presente e futuro appunto “cieco”, perché incapace di “vedere” e capace invece di continuare a farci agire “come se” nulla di drammaticamente nuovo esistesse.

http://filosofiainmovimento.it/t-morton-iperoggetti-filosofia-ed-ecologia-dopo-la-fine-del-mondo-nero-2018/

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