n.815 Una nuova geopolitica per l’Antropocene di Simone Dalby.
L’Antropocene richiede un ripensamento fondamentale del posto dell’umanità nel sistema Terra. Nel processo, i presupposti tradizionali della geopolitica, con i loro presupposti di spazi separati e popoli in rivalità su terre scarse, sono sostituiti da un focus sulla produzione di ecologie fiorenti come nuovi habitat pacifici per l’umanità.
Geopolitica è un termine con connotazioni storiche preoccupanti. Alcuni dei pensieri più perniciosi della “geopolitica classica” hanno suggerito che le circostanze ambientali determinano il carattere e la condotta degli stati e dei loro abitanti, una serie di argomenti che sono stati spesso utilizzati per giustificare l’imperialismo europeo. Un filone particolarmente pericoloso di questo pensiero era il concetto di ” Lebensraum “, che influenzò fortemente le politiche di Hitler dopo aver raggiunto il potere nel 1933. Secondo questa teoria, la necessità di produzione alimentare e l’accesso ad altre risorse richiedeva l’espansione degli stati ( Völker ). Se gli stati non riescono a crescere, devono inevitabilmente essere conquistati da altri più potenti. I presupposti militaristici razzisti e implicitamente violenti di questa Geopolitikfurono giustamente condannati dopo il crollo del Terzo Reich.
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