n. 9 La decisione “Cordella e altri c. Italia” della Corte europea per i diritti umani.
La decisione “Cordella e altri c. Italia” della Corte europea per i diritti umani (riguardante il “caso Ilva” di
Taranto), resa pubblica oggi, è significativa anche sul fronte delle “azioni climatiche”, se letta in
collegamento con le “Litigation Strategies” avviate in diversi Stati europei (a partire dal caso “Urgenda” in
Olanda), per almento tre ragioni: a) conferma e rafforza l’orientamento giurisprudenziale sul “dovere di
protezione” dello Stato verso i propri cittadini in una dimensione ecosistemica e non più solo economica e
contingente; b) conferma il rilievo processuale e probatorio degli studi scientifici, secondo un approccio
argomentativo “basato sulla scienza” (tra l’altro utilizzando anche le ricerche di ISDE Italia); c) ribadisce
l’esistenza di un diritto umano al “clima” nel significato biosferico di diritto a vivere nel presente e nel futuro.